A questo punto la strada degli innamorati si addentra entro le mura, attraversando un’ altra apertura ad est. Ma continuando lungo le mura si apre uno spazio molto ampio, oggi adibito a parcheggio, e ritratto da Liverani come un luogo desolato, che ha ospitato chi andava a lavare i panni al lavatoio o chi andava a giocare a pallone. 

E’ stato scelto anche come luogo per girare le scene del film Vanina Vanini di Rossellini.

Ma dalle foto d’epoca l’elemento più importante che si evince è la presenza della chiesa di Santa Sofia, visibile per le mura rovinate e basse, che è stata poi ristrutturata e trasformata in uno dei ristoranti di Gradara, il Mastin Vecchio; mentre la chiesa è stata spostata in località Pieve Vecchia, a pochi chilometri da Gradara. 

Oggi le mura ristrutturate non permettono di vedere la struttura della chiesa dal piazzale, ma solo dal cortile del ristorante. Rimane molto forte il legame dei gradaresi con santa Sofia, se pure oggi dislocata, anche perché fu la prima fonte battesimale.